Gres porcellanato: pulizia e consigli pratici
22.07.21
Spesso sinonimo di gres porcellanato, pulizia e facilità di manutenzione rappresentano anche le cause principali del suo successo universale come materiale da rivestimento. Eppure l’unico vero motivo di contestazioni e disappunto di un pavimento è propria legata alla pulizia o meglio, alla sua mancata pulizia.
Fortunatamente solo una esigua minoranza di casi, rispetto alle decine di milioni di metri quadri di ceramica venduti ogni anno nel mondo, sono da imputare a difetti di fabbrica, dato che non consola di certo chi si dovesse trovare ad affrontare il problema, ma che da la misura della bontà in generale della produzione del gres, soprattutto made in Italy. Potrebbe sembrare strano che una produzione industriale possa avere difetti, ma, sempre ricordando che stiamo parlando di casi che non raggiungono nemmeno l’1 % della produzione, si tratta comunque di un prodotto da forno che risente di ingredienti, ricette, temperatura, umidità proprio come le torte che cuocete nel forno di casa vostra e che seppur ripetute decine di volte con le stesse modalità, capita ancora che vi esca cruda, troppo cotta o vi si sgonfi appena uscita dal forno.
Gres porcellanato pulizia pavimenti: superficie ruvida
La prima causa di malcontento è dovuta alla superficie troppo ruvida della piastrella che impedisce allo straccio di scorrere agevolmente. Questo è dovuto, nella stragrande maggioranza dei casi, ad una scelta superficiale da parte del consumatore, il quale magari si è fidato delle informazioni sommarie ricevute sul punto vendita o reperite in rete.
Primo consiglio fondamentale: non comprare mai una piastrella senza averla toccata.
Richiedere sempre un campione per poter testare personalmente la ruvidezza della superficie è fondamentale per evitare malcontenti futuri. Quando si parla di piastrelle per esterno poi, dobbiamo porre ancora maggiore attenzione poiché la natura stessa della loro struttura superficiale nasce per impedire lo scivolamento, ma se il coefficiente di resistenza è particolarmente alto possiamo ritrovarci nel caso in cui la “cristallina” applicata sulla superficie arrivi addirittura ad abradere lo straccio. Ovviamente in questo caso non si tratta di un difetto di fabbrica, ma di una precisa necessità per soddisfare i requisiti previsti per la posa in esterno, se viceversa questa difficoltà fosse riscontrata su un prodotto da interno (classificazione R9 o inferiore) potrebbe trattarsi di un errore avvenuto nella fase di produzione della stesura della graniglia.
Secondo consiglio fondamentale: dopo aver testato il campione e aver acquistato il materiale, verificare sempre, aprendo 4 o 5 scatole e toccando le piastrelle prima della posa in opera, che la superficie del campione corrisponda a quella del materiale effettivamente acquistato.
Gres porcellanato pulizia pavimenti: aloni e macchie di origine sconosciuta
Spesso, tanto spesso da diventare la prima causa di contestazioni, una non adeguata pulizia dopo posa provoca la formazioni di una pellicola superficiale che opacizza il pavimento trattenendo lo sporco. Il corretto lavaggio delle piastrelle subito dopo la posa è infatti fondamentale per la successiva manutenzione ordinaria dei pavimenti e dei rivestimenti. La fase di stuccatura delle fughe tre le piastrelle lascia inevitabilmente residui di stucchi cementizi o peggio epossidici sulle piastrelle, che generano aloni molto difficili da rimuovere in un secondo momento.
Sebbene ogni buon posatore dovrebbe conoscere esattamente l’importanza di questa fase, ricordiamo come la pulizia post-posa debba essere eseguita mediante l’utilizzo di soluzioni d’acqua e acido tamponato in grado di rimuovere tutti i residui di sporco sia contenenti carbonati che polimeri, utilizzando prodotti appositi come quelli di Fila o BonaSystem per citare i più diffusi. Non basta però un semplice lavaggio, ma occorrono più lavaggi fino a che l’acqua di scarico risulti limpida.
Ancora meglio utilizzare macchine in grado di aspirare i liquidi, evitando così di trasferire lo sporco da una parte all’altra. Attenzione: l’utilizzo di acidi non adeguatamente diluiti può intaccare lo smalto della piastrella in maniera irreversibile. Attenersi sempre ai rapporti di diluizione indicati sulla confezione del prodotto utilizzato. Se è vero che il gres porcellanato è un materiale residente agli attacchi chimici è altresì vero che questa resistenza si riferisce a basse concentrazioni di acidi e basi. L’utilizzo di acidi forti come l’acido muriatico o l’acido fluoridrico possono compromettere irrimediabilmente la superficie della mattonella, tanto che l’unica soluzione resta la rimozione e la sostituzione della stessa (in realtà ripotrebbe pensare anche ad una lucidatura del gres ma si tratta di un’operazione costosa e complicata).
Una seconda causa di alonature può essere dovuta a una cattiva pulizia o a una pulizia effettuata con prodotti che a lungo andare possono lasciare residui (detergenti non neutri, candeggina, detergenti lucidanti, ammoniaca…), soprattutto se non risciacquati a dovere. Anche in questo caso la pellicola superficiale che si forma sulla superficie può presentarsi come aloni opacizzati o lucidi, oppure come una leggera patina diffusa in grado di trattenere lo sporco come l’impronta di scarpe. Il consiglio anche in questo caso è quello di utilizzare prodotti sgrassanti specifici (come ad esempio Fila PS87), nelle diluizioni prescritte dai produttori.
L’ultima e più remota causa è il difetto di fabbricazione. In casi estremamente sporadici anche piastrelle di prima scelta possono presentare difetti. Fortunatamente si tratta di rare eccezioni, ma durante la fase di scelta, che costituisce il primo controllo di qualità del prodotto finito, sia l’essere umano che le macchine computerizzate possono ignorare alcuni difetti. I primi per distrazione o stanchezza i secondi perché l’illuminazione della piastrella sulla linea di scelta non consente di percepire quel difetto, magari visibile solo in controluce. Proprio perché si tratta di difetti difficilmente percettibili sono i più pericolosi poiché il rischio è di accorgersene solo una volta installate le piastrelle il consiglio fondamentale numero tre è quindi quello di aprire sempre una decina di scatole e stendere il materiale prima della posa per una accurata analisi visiva soprattutto in controluce per evidenziare eventuali irregolarità come zone opacizzate o strani aloni. Una semplice operazione di 15 minuti vi salverà da futuri mal di testa e dal rischio di dovervi tenere un pavimento di cui non siete felici per tutta la vita, per legge infatti una piastrella posata non può più essere contestata.
Gres porcellanato pulizia pavimenti: conclusioni
In conclusione le principali cause di malcontento verso il prodotto ceramico, possono essere facilmente risolte attenendosi a semplici accorgimenti preventivi o adottando le corrette prassi di manutenzione del gres porcellanato, nella fase immediatamente successiva alla posa. In questo modo la pulizia ordinaria del vostro pavimento diverrà talmente semplice che è come se la facesse lui...